Venezia 79, siamo all’epilogo della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2022, la prima dell’epoca post covid, con il ritorno del red carpet su cui quest’anno hanno sfilato decine di grandissime star del cinema mondiale. E adesso è giunto il momento dei vincitori.
Decisioni non semplici per la giuria presieduta da Julianne Moore, dato che il concorso è stato molto livellato, tranne alcuni picchi che saranno certamente protagonisti del palmares. E lo stesso vale anche per i due concorsi collaterali, quello di Orizzonti e di Orizzonti Extra.
Nel frattempo, ieri i primi verdetti con le Giornate degli Autori e la Settimana della Critica.
VENEZIA 79 LA CERIMONIA DI CHIUSURA
Ecco i premi della sezione dedicata alle opere realizzate in Virtual Reality, una delle selezioni più importanti del panorama internazionale.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Vincitore a sorpresa il documentario di Laura Poitras sulla fotografa Nan Goldin, il secondo documentario a vincere il Leone d’oro (dopo Sacro G.R.A. nel 2013). Il film sarà distribuito in Italia da I Wonder Pictures.
Leone d’oro
All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras
Gran premio della giuria
Saint Omer di Alice Diop
Molto commosso Luca Guadagnino che ringrazia il direttore artistico Alberto Barbera che per primo lo selezionò nel 1999 con il suo esordio The Protagonists. Guadagnino dedica il premio ai registi iraniani imprigionati.
Miglior Regia
Luca Guadagnino per Bones and All
Premio sorprendente al contrario. Tutti i rumours davano il bel film del regista che al momento si trova in prigione in Iran come Leone d’oro. Il che vuol dire che la corsa si restringe tra Laura Poitras e Luca Guadagnino.
Premio speciale della giuria
No Bears di Jafar Panahi
Migliore sceneggiatura
Martin McDonagh per The Banshees of Inisherin
Non c’è mai stata davvero competizione per questo premio. Cate Blanchett è stata semplicemente perfetta nel film scritto e diretto da Todd Fields che l’ha cucito addosso alla due volte premio Oscar. Anche Cate Blanchett la vedremo certamente a Los Angeles alla notte degli Academy Awards in veste di favorita.
Coppa Volpi per la migliore attrice
Cate Blanchett per Tàr
Sorpresa ma non tanto, perché Colin Farrell ha regalato una interpretazione magnifica, forse la migliore della sua carriera, e questa Coppa Volpi lo candida già da adesso tra i protagonisti dell’Oscar. Farrell si è collegato in diretta da Los Angeles e ha ringraziato tutti, mentre la Coppa Volpi è stata ritirata dal regista Martin McDonagh, mentre Colin Farrell ha fatto il suo discorso brandendo un casco di banane dalla cucina della sua publicist. Sembravano ottime.
Coppa Volpi per il miglior attore
Colin Farrell per The Banshees of Inisherin
Un importante riconoscimento per la protagonista femminile del film di Luca Guadagnino, presenza ipnotica nella storia d’amore e cannibalismo che la vede al fianco di Timothée Chalamet.
Premio Marcello Mastroianni
Taylor Russell per Bones and All di Luca Guadagnino
Arriva sul palco la giuria internazionale presieduta da Julianne Moore.
ORIZZONTI
Grande sorpresa, e molto gradita, la vittoria di Vera Gemma che dedica il premio ricevuto per il film diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel, che si aggiudicano poi anche il premio per la migliore regia.
Leone Nero per il miglior film
World War III di Houman Seyedi
Miglior regia
Tizza Covi e Rainer Frimmel per Vera
Premio speciale della giuria
Bread and Salt di Damian Kocur
Miglior attrice
Vera Gemma per Vera
Migliore attore
Moshen Tanabandeh per World War III
Migliore sceneggiatura
Fernando Guzzoni per Blanquita
Best Short Film
Snow in September di Lkhagvaludam Purev-Ochir
PREMIO OPERA PRIMA LUIGI DE LAURENTIIS – LEONE DEL FUTURO
Vince l’unica opera prima del concorso e uno dei film più amati dalla critica e dal pubblico della mostra. Ha consegnato il premio Mario Martone su esplicita richiesta di Aurelio De Laurentiis, che è stato ringraziato dal regista napoletano anche per il suo impegno calcistico per la città di Napoli.
Saint-Omer di Alice Diop
ORIZZONTI EXTRA – PREMIO ARMANI DEGLI SPETTATORI
Nezouh di Soudade Kaadan
VENEZIA CLASSICI
Il bellissimo documentario dedicato al grande filmmaker Jonas Mekas.
Miglior documentario sulla storia del cinema
Fragments of Paradise di Kd Davis
Miglior restauro
La farfalla sul mirino (Koroshi No Rakuin) di Seijun Suzuki
VENICE IMMERSIVE
Miglior esperienza
The Man Who Couldn’t Leave di Singing Chen
Discorso molto sentito da parte del regista brasiliano del vincitore del gran premio della giuria che ha criticato aspramente il governo del presidente Bolsonaro e che ha concluso dicendo “la mia frase preferita in italiano: siamo tutti antifascisti“.
Gran premio della giuria
From the Main Square di Pedro Harres
Premio speciale della giuria
Eggscape di German Heller
La madrina Rocio Munoz Morales ha ringraziato caldamente dal palco Angela Savoldi. Per i non addetti ai lavori, Angela Savoldi è la responsabile del cerimoniale della Mostra del cinema, una figura indispensabile e dalla straordinaria professionalità. Un bellissimo gesto da parte della madrina del festival.
“La Mostra del grande ritorno, in alcune sere non si camminava per quanta gente c’era. Non mi aspettavo un successo così caloroso, sono al settimo cielo”
Parole del direttore artistico Alberto Barbera, che in questa edizione 2022 ha scommesso su un programma ambizioso, vario, attingendo al miglior cinema disponibile nel panorama mondiale. Ed è vero che quest’anno al Lido si sia respirata cinefilia e glamour, con le giornate di Timothée Chalamet e Harry Styles che sono la migliore promozione per portare i giovani al cinema a vedere cinema d’autore e mainstream.
“Sono un militante del cinema, lo amo, ancora oggi è una cosa capace di cambiarmi le giornate”
Parole dal red carpet di Alessandro Borghi, protagonista di The Hanging Sun, film di chiusura della Mostra del cinema.