1thv

Categoria: CINEMA

  • Home
  • Categoria: CINEMA

Elastic Heart, il film diretto da Giuseppe Cossentino sulla storia di Nunzio Bellino alla finale del Coliseum International Film Festival

 

 

Il film “Elastic Heart” continua a suscitare emozioni e riconoscimenti, guadagnando una selezione prestigiosa al Coliseum International Film Festival, terza edizione di questo stimato festival internazionale del cinema. Dopo aver ottenuto una “Honorable Mention” al Festival del Cinema di Cefalù, questa nuova selezione è un ulteriore riconoscimento per la maestria di Giuseppe Cossentino, lo sceneggiatore e regista di questo potente capolavoro.

La storia di “Elastic Heart” è una potente narrazione di riscatto e speranza, con Nunzio Bellino come protagonista assoluto. La trama affronta le sfide della Sindrome di Ehlers-Danlos, una condizione che ha reso Bellino oggetto di bullismo e discriminazione. Tuttavia, la storia va oltre gli ostacoli, trasformando le esperienze negative in una fonte di forza e ispirazione.

 

 

 

Giuseppe Cossentino, mente creativa dietro “Elastic Heart”, ha lavorato con determinazione per portare in vita questa storia toccante. La sua capacità di trasmettere emozioni attraverso il cinema è stata ampiamente riconosciuta, e il cortometraggio ha già ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Dopo il successo al Festival del Cinema di Cefalù, “Elastic Heart” ha continuato il suo viaggio di successo, guadagnandosi due Oscar del web ai Rome Web Awards per la miglior sceneggiatura e il miglior trailer di film sociale.

Il cast eccezionale, composto da attori di talento come Luca Maranò, Giada Dell’Aversana e la brillante Rachele Esposito, voce narrante dell’opera, ha contribuito in modo significativo al successo del film. La chimica tra i membri del cast ha reso la storia ancora più coinvolgente, catturando l’attenzione degli spettatori in tutto il mondo.

 

 

La recente selezione al Coliseum International Film Festival è un ulteriore riconoscimento della qualità di “Elastic Heart”. Questofestival internazionale celebra opere provenienti da ogni angolo del mondo, mettendo in luce la diversità e l’originalità nel panorama cinematografico globale.

Il viaggio di “Elastic Heart” non si ferma qui. Dopo essere stato selezionato all’Apulia Web Fest e aver raggiunto la prestigiosa

posizione tra i 10 migliori pitch trailers al Trailers Film Fest, il film continua a guadagnare consensi e ad affascinare il pubblico.

L’opera di Cossentino continua a dimostrare che le storie di resilienza e speranza possono superare ogni ostacolo e raggiungere il cuore di chiunque.

Condividi:

Margherita Buy e Caterina De Angelis: Due Gocce d’Acqua sul Red Carpet della Festa del Cinema di Roma.

Elegantissime, sfoggiano la loro bellezza sul red carpet della prestigiosa Festa del Cinema di Roma, mentre i flash dei fotografi catturano ogni loro istante. L’attrice Margherita Buy e sua figlia Caterina De Angelis, se non fosse per l’evidente differenza d’altezza, sembrerebbero essere due gocce d’acqua. Un’affascinante coincidenza genetica che non passa inosservata.

Margherita Buy, 61 anni, sfoggia un sorriso radioso mentre si presenta all’evento cinematografico per la prima volta in veste di regista, presentando il suo primo film, una commedia brillante intitolata “Volare”. Ma l’eccezionalità dell’evento non si esaurisce qui: anche sua figlia Caterina è presente nel film, consolidando la sua carriera emergente. Caterina, che ha già conquistato il pubblico nella serie di Carlo Verdone, “Vita da Carlo,” ora interpreta Maddalena, la figlia del fumetto nella pellicola.

Tuttavia, nonostante le apparenze, Margherita Buy e Caterina De Angelis non sono solo due facce simili. Nel film, Margherita mette a nudo le sue nevrosi, con una particolare attenzione all’ansia legata ai viaggi in aereo. In un’intervista al Corriere, confessa: “A volte l’ansia me la porto dietro fino alla notte. Ho anche paura della vita stessa. Penso di aver capito di vivere al 30 percento delle mie possibilità. Non sono una che vive pienamente la propria vita. Ho sempre temuto il cambiamento. Mi rifugio nelle cose che conosco, nelle persone che mi vogliono bene. Pretendo poco dalla mia vita”.

Caterina, d’altra parte, è Veronica, ma come madre e figlia confermano, la loro somiglianza si ferma al volto. Caterina, ambiziosa e determinata, studia all’Accademia d’arte drammatica e ha deciso di seguire le orme di sua madre nel mondo del cinema. Nonostante l’inevitabile confronto con la madre famosa, Caterina è determinata a far valere le sue capacità e talento: “La popolarità di mamma serve per i primi due mesi. Spero di fare questo mestiere perché sono brava e me lo sono meritato”.

Margherita, da parte sua, è grata di aver potuto preservare sua figlia da un’infelice eredità di paure e insicurezze: “Il regalo più bello è stato quello di preservarla perché non diventasse come me.”

Quando Caterina è stata interrogata se avrebbe mai recitato con sua madre in futuro, ha risposto con umorismo: “Aiuto, non lo so. Però sempre meno ha il ruolo della mamma che rompe.” E il destino sembra aver preso una piega interessante, dato che in breve tempo questa prospettiva si è concretizzata.

In definitiva, Margherita Buy e Caterina De Angelis possono essere considerate due talenti distinti, ciascuno con il proprio percorso e ambizioni nel mondo del cinema. La loro presenza sul red carpet della Festa del Cinema di Roma è un tributo alla passione per l’arte cinematografica che condividono e un’occasione per celebrare il loro legame speciale.

Condividi:

Brad Pitt in Veneto con lo scrittore e opinionista tv Mauro Corona.

Un atterraggio elegante lo scorso lunedì a Bolzano, con un jet privato, ha portato Brad Pitt in una nuova avventura italiana. Da Bolzano, il divo di Hollywood si è spostato verso Merano, ma la vera sorpresa è arrivata quando è stato avvistato sulle sponde del pittoresco Lago di Misurina, nella regione del Veneto. Qui è stato catturato in una foto che lo ritrae in compagnia dello scrittore e opinionista televisivo Mauro Corona, noto ospite fisso dei programmi condotti da Bianca Berlinguer.

È stato il 73enne Mauro Corona a condividere l’immagine con il 59enne attore, immortalando così quella che molti definirebbero una “strana coppia”. Nella foto, oltre ai due protagonisti, appaiono anche altre due persone, suscitando un notevole interesse e curiosità tra i fan di entrambi.

Nonostante il desiderio di sapere di più, Mauro Corona è rimasto silenzioso riguardo ai dettagli di questa inusuale collaborazione. Nel frattempo, Brad Pitt ha sfoggiato il suo fascino inconfondibile, anche con un abbigliamento informale da montanaro: un giaccone adatto all’alta quota, una camicia a quadri marrone e panna, e un berretto oversize beige in testa. Il suo sorriso accanto a Corona e ai suoi amici è stato immortalato nell’immagine condivisa.

Si dice che Brad Pitt alloggia all’Hotel Palace di Merano, noto per ospitare una lussuosa Medical Spa. La scelta di soggiornare tra l’Alto Adige e il Veneto sembra essere legata al suo interesse di lunga data per la storia di Ötzi, l’uomo di Similaun. Non è un segreto che Pitt abbia un tatuaggio raffigurante Ötzi sull’avambraccio sinistro.

Secondo voci di corridoio, sembra che Brad Pitt abbia intenzione di girare un film sulla famosa mummia e sul suo ritrovamento avvenuto il 19 settembre 1991 nell’Alta Val Senales. Molte fonti sostengono che Mauro Corona abbia agito da guida per l’attore in questa esplorazione, dato che conosce quei monti come nessun altro.

Questa collaborazione tra l’iconico attore hollywoodiano e lo scrittore di montagna è sicuramente una storia intrigante da seguire, e siamo curiosi di scoprire cosa riserverà il futuro per questa insolita coppia.

Condividi:

Dario Argento, finalmente, partecipa al Festival di Venezia: «Preferivano i film politici, così non ero mai stato invitato»

Durante la 80esima edizione del Festival di Venezia viene proiettato un documentario dedicato alla vita di Dario Argento, l’iconico regista italiano conosciuto per il suo contributo al genere horror.

Una vita contrassegnata dal terrore e dalla continua ricerca del panico, è ciò che Dario Argento rivela nel documentario realizzato da Simone Scafidi, mostrato al Festival nella categoria Venezia Classici e prodotto dalla Paguro Film. Nonostante il titolo suggestivo, alludendo alla maestria di Argento nel creare suspense, l’interazione con il regista ottantaduenne non suscita alcun senso di paura.

Argento non elude nessuna domanda, nemmeno quelle più difficili. La conversazione inizia con un riferimento alla sua prima partecipazione al Festival di Venezia, a cui, fino ad ora, non era mai stato invitato. «Prediligevano film ‘politici’ o socialmente impegnati, ritenevano il mio genere cinematografico di bassa qualità. Ora c’è una nuova generazione di registi e la cultura è cambiata, in meglio» sottolinea Argento. «Non ne ho sofferto – aggiunge – il mio mondo interiore mi ha sempre spinto a resistere, e il fatto che non fossi invitato mi sembrava giusto, dato che non mi sentivo a mio agio». «Tuttavia, è stato anche gratificante, perché poi, quando un film è stato rilasciato qualche mese dopo, il pubblico lo adorava e il mondo continuava a girare…», è l’unico piccolo rammarico che esprime. Argento rimane impassibile anche quando gli viene chiesto, in modo semi-serio da Nicolas Winding Refn durante una masterclass a Venezia, se fosse vero che avesse diretto ‘Suspiria’ sotto l’effetto della cocaina: «Questa è solo una sua supposizione. È una persona intelligente, erudita e anche molto umoristica. La sua risposta è stata intelligente, erudita e anche umoristica», risponde Argento con un sorriso. Il documentario, distribuito dalla Midnight Factory, è il primo biografico ad esaminare la vita e l’opera di Dario Argento, un percorso tra finzione e realtà con la partecipazione di ospiti internazionali. È una persona intelligente, erudita e anche molto umoristica. La sua risposta è stata intelligente, erudita e anche umoristica», risponde Argento con un sorriso. Il documentario, distribuito dalla Midnight Factory, è il primo biografico ad esaminare la vita e l’opera di Dario Argento, un percorso tra finzione e realtà con la partecipazione di ospiti internazionali. È una persona intelligente, erudita e anche molto umoristica. La sua risposta è stata intelligente, erudita e anche umoristica», risponde Argento con un sorriso. Il documentario, distribuito dalla Midnight Factory, è il primo biografico ad esaminare la vita e l’opera di Dario Argento, un percorso tra finzione e realtà con la partecipazione di ospiti internazionali.

Nel frattempo, il documentario sarà disponibile anche in Nord America, nei paesi anglofoni e ispanici. In Italia, c’è l’intenzione di organizzare proiezioni speciali nei cinema, per poi renderle disponibili in home video.

Condividi:

La felicità è il debutto da regista di Micaela Ramazzotti: esplorando le profondità della famiglia disfunzionale.

Attraverso il prisma delle fragilità umane, Micaela Ramazzotti ci introduce nel cuore di una famiglia disfunzionale, tracciando le sfumature di una realtà tossica che affronta con coraggio nel suo primo film da regista, intitolato “Felicità”. L’attrice, attratta dalle intricate complessità delle relazioni familiari, ci invita a immergerci in un mondo di emozioni contrastanti e tormentate.

Nelle profondità della sua immaginazione, Ramazzotti ha coltivato l’idea di un racconto che ruota attorno a una famiglia dinamica dalla tossica e dallo sfaldamento inevitabile. La madre ossessiva e disturbata, il padre mitomane che sfrutta il talento della figlia per il proprio vantaggio personale, ei figli fragili e innocenti, catturano l’attenzione dello spettatore in un intreccio di vittime e carnefici. La trama si sviluppa tra due anime pure ei loro genitori rovinati, generando conflitti ed emozioni che richiamano l’attenzione su quanto sia labile il confine tra bene e male.

La narrazione di “Felicità” si snoda tra i contesti contrastanti della Roma della sinistra radical chic di Piazza Vittorio e gli anonimi palazzi dormitorio della periferia di Fiumicino. Ramazzotti ha scelto ambientazioni che conosce bene, avendo radici in quei luoghi, conferendo al film un’autenticità palpabile. Il cast impeccabile del film, guidato dal professore Sergio Rubini nel ruolo di un uomo molto più maturo della giovane Desiré-Ramazzotti, arricchisce il racconto con performance che mettono a nudo le dinamiche complesse tra i personaggi. La lotta tra il desiderio del professore di “educare” Desiré e le tensioni interne della famiglia Mazzoni – composta dal padre showman interpretato da Max Tortora, la madre casalinga interpretata da Anna Galiena e il fratello con problemi di disagio mentale,

Tuttavia, il fulcro di “Felicità” è la protagonista Desiré, interpretata da Micaela Ramazzotti stessa. Una giovane donna che lotta tra l’insicurezza dei genitori e il desiderio di emancipazione personale. Desiré si trova ad affrontare il difficile compito di sostenere il fratello problematico, cercando di curare le ferite della sua famiglia mentre combatte le sue battaglie interiori.

Scritto in collaborazione con le esordienti Isabella Cecchi e Alessandra Guidi, il film è impreziosito dall’illuminazione magistrale di Luca Bigazzi. Prodotta dalla Lotus dei Leone con Rai Cinema, “Felicità” si prepara a giungere nelle sale cinematografiche a partire dal 21 settembre, portando con sé una narrazione intensa e coinvolgente che rimarrà impressa nello spettatore.

Micaela Ramazzotti, nel suo nuovo ruolo da regista, dimostra la sua capacità di dare vita a storie profonde e toccanti, costruendo un ponte tra il mondo dell’interpretazione e quello della regia. “Il mio mestiere è fare l’attrice”, dichiara Ramazzotti, “ma realizzare film partendo dalle mie idee, curando ogni aspetto della produzione e della creazione, è un percorso che intendo continuare ad esplorare”. Con nuove idee già in cantiere, la sua visione e il suo impegno sembrano pronti a lasciare un’impronta duratura nel mondo cinematografico, a condizione, naturalmente, che il pubblico desideri seguirli in questo viaggio emozionante.”

Condividi:

Venezia Accende i Riflettori sulla sua Ottantesima Mostra del Cinema.

Nell’attesa dell’inaugurazione solenne dell’ottantesima edizione, il palcoscenico si prepara a illuminarsi nella suggestiva cornice della Mostra del Cinema di Venezia. Questo annuale evento cinematografico, incastonato nell’incanto lagunare, si appresta a sollevare il velo su undici giornate dedicate a ventitré opere in competizione, di cui sei di produzione italiana e sette d’oltreoceano, e sulla passerella di luminarie stelle che solcheranno il celebre tappeto rosso.

La serata inaugurale dell’edizione 2023 della prestigiosa Mostra del Cinema di Venezia è ormai pronta a prendere il via. In questa cifra tonda di celebrazione cinematografica, l’ottantesima edizione si apre a undici giorni densi di suggestione e intrigo, completamente dedicata alle ventitré opere in concorso. Tra esse, spiccano sei rappresentanti dell’arte cinematografica italiana e altrettanti provenienti dalla cinematografia americana, ciascuna pronta a lasciare il proprio segno indelebile nell’universo del grande schermo.

Nella maestosa Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, a partire dalle 19:00, l’elegante cerimonia di inaugurazione prenderà il via. A condurre gli spettatori attraverso questo spettacolo di luce e arte sarà la madrina dell’evento, Caterina Murino, mentre il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, aggiungerà il suo tocco istituzionale all’occasione.

Un evento di racconto portata sarà reso accessibile alle masse: a partire dalle 18:45, Rai Movie trasmetterà la cerimonia in diretta, mentre Rai Play e Rai Cultura offriranno la possibilità di seguire gli sviluppi in streaming. Alberto Barbera, il direttore artistico dell’evento, non manca di promettere un’edizione intrisa di “grande cinema”, con alcune delle opere più anticipate dell’autunno in programma. La serata sarà arricchita dalla consegna del Leone d’oro alla carriera, riconoscimento che sarà conferito alla regista Liliana Cavani per il suo eccezionale contributo all’arte cinematografica.

Un’armonia musicale si fonderà con le immagini in movimento durante la cerimonia inaugurale, grazie alla magistrale esibizione di Malika Ayane, celebre cantautrice italiana con una voce unica nel panorama musicale. Sulle note suggestive di “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, l’artista regalerà al pubblico un momento di autentica magia, omaggiando così uno dei brani più iconici della musica nazionale. Inoltre, la Sala Grande ospiterà le giurie internazionali al completo, tra cui spicca quella di Venezia 80, presieduta dal rinomato regista Damien Chazelle.

Subito dopo la cerimonia inaugurale, il primo film in concorso verrà proiettato in prima mondiale. “Comandante”, opera diretta da Edoardo De Angelis e interpretata da Pierfrancesco Favino, si illuminerà lo schermo. Distribuito da 01 Distribution, il film è stato scritto da Sandro Veronesi ed Edoardo De Angelis. Quest’opera inaugura una rassegna che quest’anno vede la partecipazione di ventitré film diversi, ognuno dei quali concorre per aggiudicarsi prestigiosi premi. Tra questi, spicca il Leone d’Oro, premio di massimo rilievo nell’ambito cinematografico.

L’intera selezione di film in competizione è una testimonianza della ricchezza e della diversità del cinema contemporaneo. La produzione italiana è rappresentata da sei opere, ognuna portatrice della sua unica visione e stile:

  • “Comandante”, diretto da Edoardo De Angelis;
  • “Io Capitano”, diretto da Matteo Garrone;
  • “Finalmente l’Alba”, diretto da Saverio Costanzo;
  • “Enea”, diretto da Pietro Castellitto;
  • “Lugo”, diretto da Giorgio Diritti;
  • “Adagi”, diretto da Stefano Sollima.

Dall’altro lato dell’Atlantico, ben sette produzioni statunitensi competono fieramente:

  • “Origin”, diretto da Ava DuVernay;
  • “The Killer”, diretto da David Fincher;
  • “Priscilla”, diretto da Sofia Coppola;
  • “Maestro”, diretto da Bradley Cooper;
  • “Ferrari”, diretto da Michael Mann;
  • “Povere Creatura!”, diretto da Yorgos Lanthimos;
  • “Memoria”, diretto da Michael Franco.

L’ampia varietà di film in competizione promette di soddisfare tutti i gusti e di affascinare gli spettatori con la sua variegata gamma di stili e temi.

Tuttavia, la Mostra del Cinema non è solo un’occasione per celebrare il cinema attraverso le opere proiettate ei red carpet sfavillanti. Questo evento rappresenta anche un’opportunità per una serie di eventi collaterali che si svolgeranno sia sul Lido che nell’incantevole cornice di Venezia. Attori, celebrità e vip da tutto il mondo convergeranno in questa magica città per partecipare a una serie di avvenimenti di rilievo. Tra di essi, spiccano la sfilata firmata Armani, la riapertura storica dell’Hotel des Bains al Lido e il prestigioso gala di beneficenza Amfar, insieme a molti altri eventi che arricchiranno questa kermesse di fascino e meraviglia. Senza dubbio, lo spettacolo è garantito in ogni sua sfumatura.

Condividi:

Alberto De Venezia e il Suo Incantesimo Cinematografico: a “Il Salotto delle Celebrità” durante il Festival del Cinema di Venezia 2023.

Nel mondo affollato e spesso prevedibile dell’industria cinematografica, spiccano talvolta personalità illuminate che portano freschezza e innovazione sul grande schermo. Alberto De Venezia, il geniale produttore e distributore cinematografico, si è distinto come uno dei protagonisti di questa scena, ridefinendo il concetto stesso di cinema indipendente italiano. Con la sua azienda Ipnotica Film, nata nel lontano 2013, De Venezia ha sollevato il vessillo dell’originalità e della creatività, conquistando uno spazio di rilievo nel cuore degli appassionati di cinema.

Fin dalla sua fondazione, Ipnotica Film si è affermata come un faro luminoso per il cinema indipendente italiano. In un settore spesso dominato da blockbuster hollywoodiani e storie convenzionali, De Venezia ha dimostrato che c’è un pubblico affamato di narrazioni audaci e visionarie. Nel corso degli ultimi dieci anni, Ipnotica Film ha prodotto e distribuito una serie di film unici, gettando le basi per un movimento cinematografico che sfida i confini tradizionali.

La visione di Alberto De Venezia ha plasmato non solo il tipo di film che produce, ma anche il modo stesso in cui il cinema viene percepito. La sua abilità nel raccontare storie che scuotono lo spettatore, che lo catturano e lo trascinano in mondi alternativi, è il segreto del suo successo. Da drammatici introspettivi a avventure incalzanti, ogni film prodotto da Ipnotica Film è un’esperienza coinvolgente e indimenticabile.

E ora, l’emozione raggiunge il culmine, poiché Alberto De Venezia si prepara ad essere ospite del prestigioso format “Il Salotto delle Celebrità”, un evento che accompagnerà il Festival del Cinema di Venezia 2023.

Gli ammiratori di De Venezia e gli appassionati di cinema in generale non vedono l’ora di vedere cosa avrà in serbo il maestro dell’innovazione. Le aspettative sono alle stelle mentre ci si prepara a svelare nuovi progetti, anteprime esclusive e magari qualche sorpresa memorabile. La capacità di De Venezia di sorprendere e affascinare è ben nota, e non c’è dubbio che il suo passaggio al Festival del Cinema di Venezia 2023 Ospite de “Il Salotto delle Celebrità” sarà ricordato come uno dei momenti clou dell’intero evento.

Segui i profili social di Alberto De Venezia e quelli di Ipnotica Film:
Alberto De Venezia: Facebook | Instagram
Ipnotica Film: Facebook | Instagram

E non dimenticare di visitare il sito web www.ipnoticafilm.com

Condividi:

Morricone e il cinema Italiano: l’omaggio di Cinecittà e l’Academy.

Tra il 6 settembre e il 25 novembre 2023, si svolgerà un sontuoso tributo a Ennio Morricone, accompagnato da una ricca selezione di opere del Nuovo Cinema Italiano. Questo omaggio di risonanza internazionale è frutto della collaborazione esclusiva tra Cinecittà e l’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles, un edificio concepito da Renzo Piano.

Nove pellicole rappresentative degli ultimi cinque anni costituiranno il fulcro di questo evento, dando inizio con il remake del classico horror, “Suspiria”, diretto da Luca Guadagnino.

La lista dei film in esposizione comprende: “Lazzaro Felice”, “Martin Eden”, “Figlia mia”, “Notturno”, “Le sorelle Macaluso”, “Normal”, “Futura” ed “Ennio”.

Nicola Maccanico, amministratore delegato di Cinecittà, commenta: “L’omaggio reso al nostro cinema più recente da un’istituzione di prestigio come l’Academy Museum non solo ci riempie d’orgoglio, ma testimonianza anche la vitalità della nostra produzione. I film selezionati per la rassegna New Italian Cinema sono opere di autori già affermati, spesso premiati nei più prestigiosi festival internazionali.Cinecittà è fieramente impegnata a promuovere queste opere oltre i confini nazionali.L’accoglienza calorosa riservata all’Academy Museum, unita all’omaggio dedicato al Maestro Ennio Morricone, costituisce per noi uno stimolo a proseguire su questa strada.”

Ennio Morricone, scomparso il 6 luglio 2020, sarà onorato in questo evento con gli interventi del regista Giuseppe Tornatore e la partecipazione della famiglia Morricone. Tra i momenti salienti vi sarà la proiezione di “Nuovo Cinema Paradiso” il primo ottobre, nell’ambito della sezione Oscar© Sundays. Inoltre, il 4 ottobre verrà presentato “Ennio”, un documentario che chiude la sezione New Italian Cinema / Nuovo Cinema Italiano. Giuseppe Tornatore, in merito all’evento, afferma: “Partecipare a questa iniziativa di Cinecittà e dell’Academy Museum of Motion Pictures, che si svolge nel tempio stesso del cinema, è per me motivo di grande felicità e onore. Questa è un’ occasione per celebrare Ennio Morricone, un amico, un collaboratore, un compositore senza eguali, autore delle musiche di tutti i miei film, a cominciare da ‘Nuovo Cinema Paradiso’, che verrà proiettato il primo ottobre per inaugurare questa significativa rassegna di film accompagnata dalle sue straordinarie composizioni. A questi film si aggiunge idealmente il mio documentario ‘Ennio’, un tributo alla sua maestria professionale e alla sua umanità straordinaria. Questo progetto è nato dalla lunga e profonda collaborazione artistica che ci ha unito, ma soprattutto dalla preziosa amicizia che ci ha legati nel corso degli anni.”

L’omaggio combinato a Ennio Morricone e al Nuovo Cinema Italiano promette di essere un’esperienza cinematografica di straordinaria portata, testimoniando l’eredità duratura del Maestro e l’evoluzione creativa del cinema italiano contemporaneo.

Condividi:

Prima la Vita: il cinema autobiografico di Francesca Comencini tra padre, figlia e storia degli anni di piombo.

Iniziano ufficialmente le riprese di un progetto cinematografico intriso di emozioni profonde e intrecci familiari. “Prima la vita”, l’opera autobiografica firmata da Francesca Comencini, prende vita sul set a Roma a partire dal 28 agosto, segnando un momento significativo nella carriera del regista.

Nel cuore di questa pellicola batte il legame tra un padre e sua figlia, intrecciato attraverso gli intricati sentieri degli anni di piombo e la cosiddetta “generazione scomparsa”. Francesca Comencini, con una raffinata sensibilità artistica, getta uno sguardo ravvicinato sulle sfumature della vita e del cinema, tessendo una narrazione intima e coinvolgente.

L’opera cinematografica vede protagonisti Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano, due talenti che si calano con profondità nei panni dei personaggi centrali. Il progetto è una collaborazione tra Kavac Film, IBC Movie, One art e Rai Cinema, con la co-produzione dei rinomati Les Films du Worso, portando così una dimensione internazionale a questa creazione. Dietro le quinte, le menti creative di Simone Gattoni, Beppe Caschetto e Bruno Benetti guidano la produzione, con la preziosa partecipazione di Sylvie Pialat.

In un’affermazione carica di significato, Francesca Comencini spiega: “Questo film è il racconto molto personale di momenti vissuti con mio padre, emersi nitidi dai ricordi e rimasti vividi e intatti nella mia mente, come stanze poetiche chiuse in sé.” È proprio in questa intimità che il cinema trova il suo ruolo, come costante compagna di padre e figlia, come passione, scelta di vita e modo di interpretare il mondo.

L’opera si snoda nel contesto storico degli anni di piombo, un’epoca di travagli politici, stragi, rivoluzioni sociali e profonde trasformazioni. Questo sfondo agisce quasi come un personaggio stesso, modellando e plasmando le vite delle generazioni coinvolte, una di esse segnata in modo indelebile dall’emergere dell’eroina.

Con “Prima la vita”, Francesca Comencini dipinge una tela cinematografica che trascende il personale per abbracciare l’universale. Il film promette di offrire uno sguardo autentico sulle relazioni familiari, sull’influenza dei contesti storici e sulla potenza del cinema nel catturare la complessità umana. Con le telecamere che ora iniziano a girare, si apre un nuovo capitolo nella narrazione, e gli spettatori possono assistere a un’esperienza coinvolgente e riflessa che fonde passato, presente e futuro in un unico, avvincente racconto.

Condividi:

Un nome ha particolarmente brillato nella storia dell’apertura del Cinema Modernissimo: Martin Scorsese.

Sorge a Bologna, nel fulcro del centro storico, una nuova luce nell’universo cinematografico: il Cinema Modernissimo, tempio dell’arte del grande schermo. Un’attesa che ha permeato l’aria cittadina, un’anticipazione che ha suscitato palpiti tra gli appassionati del cinema di ogni angolo del mondo. Sarà il prossimo 21 novembre quando le porte di questo gioiello si spalancheranno su Piazza Re Enzo, rivelando una sontuosa sala che custodisce decenni di passione e storie.

Un annuncio solenne, diffuso da una collaborazione sinergica tra il Comune, la Fondazione Cineteca, e Confindustria Emilia Area Centro, ha fatto risuonare questa entusiasmante notiziante. Dopo un’attenta e lunga opera di restauro e ristrutturazione, che ha dapprima condotto all’inaugurazione dei luminosi spazi sotterranei destinati alle mostre nel febbraio del 2022, sarà a breve il momento di svelare la maestosa sala storica. Questo scrigno risalente ai primi del Novecento, situato sotto il livello delle strade, poggia sulle radici stesse di Palazzo Ronzani, a stretto contatto con la suggestiva Piazza Maggiore.

La sala, concepita con una capacità di accoglienza di circa 370 spettatori, ritorna a scintillare nella sua originale magnificenza, riscattata dallo stato di sonnolenta chiusura in cui si trovava dal lontano 2007, quando fu oscurato l’ultimo raggio di luce dell’allora cinema Arcobaleno . La data d’apertura è stata agognata dai cuori dei cittadini bolognesi e dagli occhi attenti dei cinefili internazionali, che nel corso degli anni hanno seguito con fervore il processo di risveglio di questo tempio cinematografico. Un ritorno alle sue radici, alla sua primordiale bellezza di inizio Novecento, una bellezza che è stata reinventata, preservando la sua essenza e intuendo le aspirazioni dei suoi affezionati.

Tuttavia, tra i grandi amanti del cinema di ogni angolo del globo, c’è stato un nome che ha particolarmente brillato nella storia dell’apertura del Cinema Modernissimo: Martin Scorsese, un titanico maestro dell’arte cinematografica. Egli ha avuto l’onore di battezzare questa nuova creazione con la sua presenza, prendendo parte a una visita speciale e assistendo ad una breve proiezione, accuratamente organizzata per lui. Questo momento ha preso forma nell’ambito del suo eccezionale incontro pubblico a Bologna, lo scorso giugno, quando ha dato il via alla magnifica retrospettiva della sua monumentale filmografia, allestita dalla Cineteca. Un’iniziativa che, con un cammino sinuoso, troverà il suo proseguo al Cinema Lumière a partire dal 17 settembre.

Così, la sinfonia del Cinema Modernissimo raggiungerà il suo crescendo. Una sala cinematografica che, dall’autunno imminente, tornerà a brillare come una gemma incastonata nel cuore pulsante di Bologna. Una gemma per la città e per tutti coloro che condividono l’amore per il Settimo Arte, una gemma che emana luce in tutte le direzioni, come un faro di emozioni e cultura.

Condividi:
Il salotto delle celebrità
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.