Nel mio percorso verso il guardaroba a capsula la redazione di una wishlist ragionata di capi da acquistare è arrivata in modo del tutto naturale, incrociando il risultato di due domande basilari: “cosa mi serve?” e “cosa non ho?”.
L’output è stato un elenco contenente tutti gli abiti del mio guardaroba ideale epurato dagli abiti che avevo già, più abiti che mi mancavano. Ma andiamo con ordine.
Cosa mi serve?
La risposta al primo interrogativo scaturisce da un’analisi di tipo più teorico, mirata alla definizione del mio stile di vita, delle attività in cui sono impegnata nel corso della giornata e degli abiti necessari per svolgerle. Il tutto declinato sulla base del mio stile personale. Può sembrare una complicazione inutile, ma sapere come spendiamo il nostro tempo è essenziale per capire quanta parte del nostro guardaroba dedicare ad ogni circostanza.
Per avere una visione d’insieme sulle varie occupazioni che riempiono le nostre ore è possibile compilare la pima parte del modulo “Crea il tuo guardaroba a capsula”, che contiene alcune domande in grado di guidarti passo passo. Dopo averlo compilato e analizzato descrivi nel dettaglio tutto ciò che ti è necessario per portare i tuoi impegni a conclusione nel modo più adeguato possibile.
Se questa fase ti è ostica, Pinterest è uno strumento incredibilmente utile sia per cercare ispirazione sia per creare una vera e propria lista visiva. Il mio consiglio è quello di fare come me e di dar vita ad una tua bacheca personale, dove raccogliere le immagini dei capi e degli abbinamenti che ti piacciono, ti donano, ti servono e per questo vuoi avere nel tuo armadio. E? un social davvero interessante e semplicissimo da usare: se non lo conosci ti suggerisco di provarlo subito. Sono sicura non ne potrai più fare a meno.
Cosa possiedo già?
In realtà è molto probabile che alcuni vestiti tu li abbia già a disposizione. Per scoprirlo confronta l’elenco redatto rispondendo alla domanda “cosa mi serve?” con i capi che sono rimasti nell’armadio dopo la fase di selezione e decluttering.
Depenna quello che già possiedi per ottenere una whish list parziale.
Fatto? Sei a metà del lavoro!
Cosa non ho?
La risposta al secondo quesito è emersa spontaneamente al termine del processo di riordino dell’armadio, che mi ha portata a selezionare e conservare solo quei capi che mi piacciono, mi stanno bene e indosso volentieri.
Provando a combinare ciò che era rimasto per creare il maggior numero di outfit completi, mi sono infatti resa conto che spesso mi mancava qualcosa o che avevo alcuni abiti che non si sposavano bene con null’altro.
I vestiti e gli accessori che non possedevo, ma che mi servivano per completare i look, sono andati a comporre la seconda parte della mia wishlist.
